Vivendo nel Bel paese, noi Italiani abbiamo la fortuna di poterci affacciare dai balconi delle nostre case e respirare la storia di antiche radici lontane. La linfa pulsante della cultura della quale siamo ereditari, però, non è più visibile, ma sono invece ben visibili le scatole, i prodotti, che contenevano o erano diretta conseguenza delle idee geniali degli italici antenati.
Tanto ingegno in illo tempore ci sembra impossibile: come potevano degli uomini con delle tecnologie così primitive, fare, costruire, ma anche solo immaginare opere di tale portata?
Ecco, è qui che inizia il nostro mito dell'ingegnere e dell'ingegneria, per cui dobbiamo svolgere un'indagine storiografica.
Il termine moderno 'ingegnere' non ha un diretto equivalente nella cultura antica e non traduce in modo soddisfacente nessuno dei vocaboli che troviamo nelle fonti antiche: da mechanicus a technítēs (artefice), allo stesso architectus e dēmiourgós (artigiano, mastro). Da un lato, i responsabili della costruzione di navi o di macchine da guerra erano spesso chiamati 'architetti'; dall'altro lato, gli 'architetti' della cattedrale di Santa Sofia a Costantinopoli sono definiti da Procopio di Cesarea (500 ca.-560 ca.) mēchanikoí o mēchanopoioí (Aedificia I, 1, 24, 71, 76; II, 3, 11). Vi è un'intera gamma di espressioni (architéktōn, oikodómos, tektonikós) che denotano tutte la funzione di costruttore/architetto, e lo stesso si verifica per i costruttori e gli addetti dei dispositivi di irrigazione: téktones orgánōn (costruttori di strumenti), epistámenoi organízein (esperti di strumenti), mēchanárioi, mēchanoúrgoi (meccanici).
L'ingegnere antico sarebbe quindi una figura al crocevia tra tutti questi campi (per i quali esisteva una notevole tradizione scritta) e altre forme di conoscenza, presenti soprattutto nella cultura orale e identificabili come téchnai o artes: pittura, falegnameria, lavorazione dei metalli, ecc.
Pur tenendo presente che gli architetti, con molta probabilità, erano impiegati anche come 'ingegneri' e viceversa, rimane poco chiaro quali esattamente fossero le distinzioni tra un ruolo e l'altro. Spesso queste distinzioni sembrano indicare differenze di prestigio e status e connotare, per esempio, la collocazione di un certo individuo nella gerarchia decisionale e amministrativa relativa alla costruzione di un'opera pubblica.
Ma vediamo, dunque, alcuni esempi fotografici di quali grandi opere è stato capace di costruire il mitico ingegnere del passato:
Grande muraglia cinese |
Piramide di Giza |
Le strade romane |
Armi d'assedio |
Fonti:
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