sabato 9 maggio 2020

Ancora falsi miti d'oggigiorno -Step#14

"L'uomo è un animale che, in quanto tale, è mosso da istinti primordiali come la paura. In tempi moderni, la necessità di trovare una causalità negli eventi e contrastare il senso di sconforto che sorge di fronte all'ignoto, si è tradotta spesso nella ricerca di soluzioni facili a problemi di una certa complessità. Questa necessità umana è presto sfruttata da miserabili approfittatori che lucrano sfornando dozzine di falsi miti sotto la veste di fake news, o che semplicemente godono del caos causato da quest'ultime. [...]"
Roberto Speranza, attuale ministro della salute

Così io stesso affrontavo il tema delle fake news che affollano la cronaca moderna in un post precedente riguardo i falsi miti sul Covid-19.
Ahimé, nonostante il passare dei giorni, vi è tanta, troppa, disinformazione. Il fenomeno è di tale portata che il Ministero della salute italiano si è sentito in dovere - dopo 4 mesi dall'inizio del contagio - di ribadire delle ovvie considerazioni riguardo certe bufale sparse in giro: vi inserisco il link dell'articolo (clicca qui)
Vi sono però anche altri tipi di miti che le genti si raccontano ricordando i tempi andati con romanticismo. 



Il tema scottante attuale è sempre legato alla pandemia che stiamo vivendo, ma oggi ci si preoccupa di più per le conseguenze economiche. Tra le mille proposte dei politicanti che siedono tra i banchi dei parlamenti, ricorrente è stata quella della vanagloriosa idea di porre in atto un secondo Piano Marshall con finanziamenti europei.
È qui che la memoria si fonde con il mito.
Tralasciando la mia posizione critica nei confronti del fine degli aiuti americani post-guerra, come riporta il sole 24 ore - nota testata economica italiana -  in un articolo intitolato "La mitologia del Piano Marshall" di Mauro Campus, l'attuazione di un nuovo piano di aiuti di tale portata sembrerebbe impossibile:
"Le ipotesi di un piano per fronteggiare la crisi da coronavirus che ricalchi le aspirazioni globali dell’Erp - European Recovery Program (altresì detto Piano Marshall) - , per come negli ultimi giorni sono state richiamate prima dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel e poi dalla presidentessa della Commissione Ursula von der Leyen, descrivono un’ambizione priva di legami con la realtà. Il bilancio dell’Unione (circa l’1% del reddito nazionale lordo) è insufficiente per affrontare un programma simile a quello del 1948-1952, e una contrazione dei bilanci nazionali a favore del bilancio dell’Unione pare in questa fase una prospettiva lunare. Sarebbero dunque necessarie misure (e visioni) straordinarie."
Lungi da me inoltrarmi in affari economici data la mia ignoranza sul tema, ma è chiaro a tutti che ci siamo avviati verso un periodo di forte crisi finanziaria. A noi cittadini non resta altro che sperare che la nostra classe politica giochi bene le sue carte per salvare il salvabile.


Fonti:
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4692
https://www.ilsole24ore.com/art/la-mitologia-piano-marshall-ADoFmlI

Nessun commento:

Posta un commento