domenica 14 giugno 2020

Dialoghi "quasi" mitici -Step#25

Due amici di vecchia data, Andrea e Dario, si trovano nel solito bar vicino casa. L’estate sta finendo e i due sono tornati da poco in città dalle vacanze estive.

ANDREA.

(entra nel bar) Ehilà! Come andiamo? (abbraccia D.).

DARIO.

(dando una pacca sulla spalla ad A.) Tutto bene, caro! E tu?

ANDREA.

Non c’è male. E allora? Questa vacanzina? (si siede al tavolo).

DARIO.

Non hai idea di quante ne ho da raccontare (prende posto).

ANDREA.

Si va be’, sei il solito mattacchione!

DARIO.

Eh, sì! Mi sono dato alla pazza gioia (sorride ironicamente), e tu? (fa un cenno al cameriere per ordinare)

ANDREA.

Lo sai, ero con Giulia… (alza gli occhi al cielo) che noia quella tipa.

DARIO.

Non stare sempre a lamentarti. Sicuramente non sarà stato così male.

ANDREA.

Forse hai ragione. Alla fine mi sono goduto un po’ di mare, un po’ di relax e qualche bella ragazza (ride).

DARIO.

(ride) Tu sempre a quello pensi, birbantello!

ANDREA.

E tu che hai combinato?

DARIO.

Sai, solita solfa. In montagna, la natura, i ruscelli… Una fetta di paradiso il Piemonte.

Piuttosto, hai avuto notizie di Marco? (poi, voltandosi verso il cameriere) Due caffè, per piacere. (guarda A. cercando consenso) Tanto Marco ritarderà come al solito.

ANDREA.

Marco? Sempre in ritardo lui, quell’uomo è un mistero. Comunque no, non si è fatto sentire nemmeno una volta.

DARIO.

Lui sì che si sarà divertito a Mykonos!

ANDREA.

Eh già! Carlotta mi ha detto di averlo sentito. A quanto pare si è fatto fare i capelli rasta.

DARIO.

No, non ci posso credere! Sarà un’oscenità! (strabuzza gli occhi) Pensa che Giulio ha visto una foto di lui al pronto soccorso. Pare che sia finito in un giro di droga laggiù.

ANDREA.

Non dire assurdità! Sai che Marco è un po’ ingenuo, ma non si direbbe fino a tal punto.

DARIO.

(aiutando il cameriere a servire il caffè) Giulio dice che aveva sicuramente fatto a botte con qualcuno, perché aveva il naso rotto.

ANDREA.

(quasi sputando il caffè appena sorseggiato) Si è rotto il naso?!

DARIO.

A quanto pare… Speriamo non si sia trattato di qualcosa di eccessivamente grave.

ANDREA.

Speriamo… Anche perché sostenere le spese mediche non sarà facile per lui, dato che gli stanno pignorando la casa.

DARIO.

Cosa?! Non ne sapevo nulla! Non me ne ha mai parlato.

ANDREA.

Sai che non ama parlare di soldi. Non ne ha parlato neppure a me. Me lo ha raccontato la sua ex ragazza.

DARIO.

Mamma mia! Eppure, lui è un così bravo ragazzo (pensieroso sospira). Non è da lui.

ANDREA.

Hai proprio ragione Dariuccio, ma sai, magari è cambiato e non ce ne siamo nemmeno accorti (fa spallucce).

DARIO.

Quando eravamo più piccolini è sempre stato il più giudizioso dei tre. Ricordi? Noi sempre lì a far baldoria e lui con la testa fra i libri.

ANDREA.

Magari starà recuperando il tempo perso in epoca liceale. Che so (ride).

DARIO.

Ma va! Proprio non me lo spiego…

ANDREA.

(porge le tazzine al cameriere) Grazie!

CAMERIERE.

A lei!

MARCO.

(entrando nel bar) Guarda chi si vede! Il gatto e la volpe! (ride)

ANDREA.

Eccolo! (ride)

DARIO.

Alla buon’ora, furfante! Dove hai lasciato i tuoi rasta? (continuando a ridere)

ANDREA.

Gli saranno caduti lungo la strada (ride). Ma poi, che rinoplastica perfetta, no? (cercando approvazione da A.)

DARIO.

Ma sì, chissà quanti danari avrà sganciato il nostro Casanova! (ride)

MARCO.

(prendendo posto) Ma di che diamine parlate voi cialtroni? Sempre a farneticare state.

DARIO.

Vedi che le notizie corrono veloci. Sappiamo tutto, vuota il sacco!

ANDREA.

(spalleggiando D.) Che vacanza da leoni, eh?

MARCO.

Non ho proprio idea di che cosa stiate parlando voi due. Sono stato a Mykonos a trovare mio zio Ioannis, mi sono preso cura di lui. Non ho fatto nessuna vacanza da leone… (si acciglia perplesso)

ANDREA.

Ma come? Non starai mentendo proprio a noi due. Sappiamo della casa pignorata.

DARIO.

A proposito, se hai bisogno di una mano, vieni pure a stare da me.

MARCO.

Pignorando la casa? Ma se l’ho appena comprata! (ride perplesso) Grazie Dario, ma non ne ho bisogno. Ma poi di che rinoplastica state parlando? Chi l’ha fatta? La moglie di Giulio?

DARIO.

Sì sì, certo! Fai pure il finto tonto, sappiamo del giro di droga in cui sei finito.

ANDREA.

Smetti di tenerci all’oscuro di tutto!

MARCO.

Certo, dimenticavo il traffico di farmaci che portavo dal negozio al letto dello zio (ride sarcastico).

DARIO.

Su, fa vedere (afferra il volto di M. dal mento e lo squadra). Proprio un ottimo lavoro, è proprio identico, non c’è che dire.

MARCO.

E mollami, idiota! (allontanando seccato la mano di D.) Non ho fatto nessun intervento. Smettetela di seccarmi, fate i seri.

ANDREA.

Non stiamo farneticando, scemo. Sono state diffuse notizie false sul tuo conto.

MARCO.

Siete dei pecoroni. Sentiamo, cosa vi hanno detto su di me?

DARIO.

Beh, Giulio mi ha detto di aver visto una tua foto al pronto soccorso e la tua carissima (ride ironicamente) ex ragazza mi ha detto della casa.

ANDREA.

A me quella stupida di Carlotta ha detto dei rasta.

MARCO.

Siete stati raggirati come dei citrulli. Non bisogna credere a tutto quello che la gente dice in giro.

DARIO.

Hai proprio ragione, mi sento così sciocco.

ANDREA.

Eh sì, avremmo dovuto chiedere direttamente a te, la fonte più attendibile di tutti. Ci dispiace.

MARCO.

Non vi preoccupate, sono cose che capitano. State più attenti in futuro (da una pacca sulla spalla a D. e A. per smorzare la tensione).

Nessun commento:

Posta un commento