Si tratta del mito delle metà o mito dell'androgino narrato in un dialogo del Simposio di Platone.
Parla Aristofane, grande commediografo greco, e racconta:
"Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la
distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione..."
(consulta il mito completo qui)
(consulta il mito completo qui)
(Vi lascio all'immaginazione la visione delle mie professoresse di greco e di filosofia messe schiena contro schiena a simulare tale posizione. Immagine tanto ilare dato che una fosse molto più alta dell'altra.)
Interpretazione personale:
Anche se il mito riguarda l'eros e l'amore, credo si possa trovare in esso metaforicamente non solo la ricerca della propria dolce metà, ma anche della propria natura. Ricerca interiore, dunque, verso una certa maturità psicologica e intellettiva che sta dentro di noi e che dobbiamo riscattare a noi stessi.
Sta proprio in questo il lavoro dell'ingegnere a mio parere. Data una necessità, l'ingegnere deve trovare dentro di sé -sfruttando le conoscenze acquisite- la metà che completi la mela e porti alla dissoluzione della matassa.
Riferimenti:
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