Mito.
Questa è una parola molto lontana dalla percezione ingeneristica. Un ingegnere, uomo di scienze che vive di esperienze tangibili, non può nemmeno immaginare di credere in una favoletta.
Ma approfondiamo il senso del "mito".
"Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati (esseri mitici) che per un popolo, una cultura o una civiltà costituisce una spiegazione sia di fenomeni naturali sia dell’esperienza trascendentale, il fondamento del sistema sociale o la giustificazione del significato sacrale che si attribuisce a fatti o a personaggi storici; ...".
Spero per questo motivo di riuscire nei prossimi mesi a sviscerarne il significato, creando un ponte che colleghi il mito all'aridissimo materialismo dell'ingegnere, per infine riuscire a metabolizzare una nuova idea di questo concetto, e perché no, anche riguardo la figura dell'ingegnere e della sua materia.
Stay tuned.
Riferimenti:
https://www.etimo.it/?term=mito&find=Cerca
http://www.treccani.it/vocabolario/mito/
Riferimenti:
https://www.etimo.it/?term=mito&find=Cerca
http://www.treccani.it/vocabolario/mito/
Parlo da amante delle discipline scientifiche, rappresentata benissimo dalle prime frasi dell'articolo, da dove bisognerebbe iniziare per comprendere meglio quelle "favolette"?
RispondiEliminaIo inizierei dal principio, che da amante del mondo classico non può che essere la Teogonia di Esiodo. In quest'opera vengono narrate le vicende riguardo la nascita degli dei e di tutte le cose a noi conosciute. Da lì in poi si apre un mondo immenso..
EliminaForse per notorietà, ti consiglierei anche un bello sguardo al Ciclo Troiano.